Quanto dura la brachiterapia?
Ogni seduta di trattamento ha una durata di circa 5 minuti. A procedura ultimata, in assenza di complicazioni, si puo’ rientrare al domicilio. Sono previste generalmente 6 sedute nell’arco di 3 settimane. La seduta di terapia inizia con l’inserimento di un catetere in vescica.
Quali sono i tumori meno curabili?
Tra i tumori rari più noti ritroviamo alcune forme di leucemie e linfomi, tumori pediatrici come il retinoblastoma o tumori solidi dell’adulto come il tumore gastrointestinale stromale (GIST) e i tumori neuroendocrini (PNET).
Come si svolge la brachiterapia?
La brachiterapia, o radioterapia interna, consiste nel porre una sorgente radioattiva a diretto contatto con il tumore. Questa forma di trattamento ha il pregio di esporre alle radiazioni soltanto la zona anatomica affetta, risparmiando così i tessuti circostanti sani.
Dove fanno la brachiterapia?
La brachiterapia è una attività peculiare e superspecialistica praticata in genere in Centri di Radioterapia fornitori di “terziary care“: si basa sull’impiego di sorgenti radioattive sigillate introdotte o poste a diretto contatto di tessuti neoplastici in pazienti portatori di tumori maligni, con finalità radicale.
Quanto si vive con la radioterapia?
La sopravvivenza media nel gruppo sperimentale è risultata maggiore (41 mesi verso 27 mesi), così come la sopravvivenza libera da ulteriore progressione di malattia (12 mesi verso 6 mesi), ovvero il tempo che intercorre fra la cura e il momento in cui il tumore ricomincia a «diffondersi».
Cosa succede dopo la radioterapia?
Dopo varie settimana dalla fine della radioterapia, 10 15 settimane, può comparire tosse e difficoltà respiratoria che richiedono l’intervento del medico e che possono essere legate ad una infiammazione del polmone compreso nel volume di trattamento.
Cosa comporta la forma di brachiterapia temporanea?
La brachiterapia temporanea comporta il posizionamento di sorgenti di radiazioni per una durata fissa (solitamente per alcuni minuti o ore) prima che le sorgenti siano estratte.
Come viene fatta la brachiterapia?
Che danni fa la radioterapia?
Diarrea e stitichezza durante la radioterapia. Caduta dei capelli e problemi in bocca e gola. Sessualità, fertilità e vie urinarie. Nausea, vomito e problemi della pelle.
Cosa non si può fare durante la radioterapia?
Evitare fonti dirette di calore o di freddo: è controindicato l’utilizzo di ghiaccio e/o di borse di acqua calda. Evitare l’utilizzo di deodoranti, profumi, lozioni, oli, creme e sostanze contenenti alcool a diretto contatto della cute irradiata. Evitare l’uso di prodotti contenenti metalli, mentolo e fenolo.
Quali sono i sintomi del tumore delle ovaie?
Sintomi (non specifici) del tumore delle ovaie: il dolore e il gonfiore Nello stadio iniziale il tumore ovarico non dà in genere alcun sintomo e la diagnosi viene fatta del tutto casualmente, mediante un’ ecografia transvaginale che la donna fa per altri motivi.
Come si sviluppa il tumore dell’utero?
Tumore dell’utero Sia nella parte più interna che in quella più esterna dell’organo possono svilupparsi forme tumorali. Ultimo aggiornamento: 20 febbraio 2014. Tempo di lettura: 7 minuti
Quali sono i programmi di prevenzione del tumore dell’ovaio?
Non esistono, al momento, programmi di screening scientificamente affidabili per la prevenzione del tumore dell’ovaio. Ciononostante alcuni studi hanno dimostrato che una visita annuale dal ginecologo che esegue la palpazione bimanuale dell’ovaio e l’ ecografia transvaginale di controllo possono facilitare una diagnosi precoce.
Quali sono i sintomi di un cancro delle ovaie?
Sono tre i sintomi che le donne dovrebbe tenere presente in quanto possibili indicatori precoci della presenza di un cancro delle ovaie: addome gonfio, aerofagia, bisogno frequente di urinare. Lo affermano diversi studi apparsi negli ultimi anni sulle riviste mediche, che rimarcano anche quanto generici siano questi disturbi.